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1924 – 2024 | I 100 anni della radio in Italia

| 2024-10-04
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    1924 – 2024 | I 100 anni della radio in Italia

Un secolo di evoluzione e comunicazione, tra storia e futuro, con Radio Potenza Centrale protagonista della Basilicata

L’inizio della radio in Italia: tra scienza e innovazione

La storia della radio in Italia è strettamente legata alla figura di Guglielmo Marconi, il fisico e inventore bolognese che alla fine dell’Ottocento rivoluzionò il mondo delle telecomunicazioni. Fu proprio Marconi, nel 1895, a realizzare il primo esperimento di trasmissione senza fili a distanza, segnando l’inizio di una nuova era per la comunicazione umana. Con la sua invenzione del telegrafo senza fili, riuscì a trasmettere segnali radio attraverso grandi distanze, aprendo le porte a un futuro in cui l’informazione avrebbe potuto viaggiare in tempo reale e senza i vincoli dei tradizionali cavi telegrafici.

L’invenzione di Marconi ebbe un enorme impatto a livello mondiale e, nel 1901, riuscì a realizzare una trasmissione transatlantica tra l’Inghilterra e Terranova. Questo evento sancì definitivamente la nascita della radiocomunicazione internazionale

L’Italia, in particolare, fu uno dei primi Paesi a riconoscere l’importanza della scoperta di Marconi. Il governo italiano cominciò presto a utilizzare la radio per scopi militari e commerciali. Tuttavia, è nel 1924 che la radio diventa ufficialmente un mezzo di comunicazione di massa con la nascita dell’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), l’antenato dell’attuale RAI. La prima trasmissione pubblica della radio italiana avvenne il 6 ottobre dello stesso anno, con un concerto di musica classica trasmesso dall’allora sede di Roma, che fu introdotto da Ines Viviani Donnarelli, una giovane pianista che ebbe l’onore di annunciare ufficialmente l’inizio delle trasmissioni dell’EIAR. 

L’evoluzione della radio in Italia

All’inizio, la radio era un mezzo elitario, accessibile solo a pochi fortunati che potevano permettersi l’acquisto di un apparecchio ricevitore. I contenuti erano prevalentemente musicali e informativi, con trasmissioni culturali e dibattiti politici che segnavano un legame forte con la costruzione dell’identità nazionale. Durante il ventennio fascista, la radio diventò uno strumento di propaganda essenziale per il regime, ma con la fine della Seconda guerra mondiale si affermò come un mezzo di libera espressione e diffusione della cultura popolare.

Negli anni ’60, la radio visse una rivoluzione con l’avvento delle radio pirata e delle prime trasmissioni “libere”, non controllate dal monopolio statale. Questo fenomeno segnò l’inizio di un nuovo modo di concepire l’etere, più vicino alle esigenze del pubblico e alla diffusione di musica moderna. Negli anni ’70 e ’80, con la liberalizzazione delle frequenze, nacquero numerose emittenti locali che permisero a diverse regioni di sviluppare una propria identità radiofonica. Fu proprio in questo periodo che si consolidò il ruolo della radio come mezzo di intrattenimento, informazione e promozione del territorio.

La nascita di Radio Potenza Centrale

In questo contesto di fervore e innovazione, nel 1973 nasce Radio Potenza Centrale, destinata a diventare un punto di riferimento per la regione Basilicata. Fondata da Bonaventura Postiglione, la stazione iniziò le sue trasmissioni in modo pionieristico: con mezzi di fortuna, spesso trasmettendo da un’automobile per sfuggire alle restrizioni ancora presenti sulle radio libere.

Radio Potenza Centrale, inizialmente conosciuta come Radio Potenza Uno Centrale, è riuscita a crescere con costanza, grazie alla qualità dei suoi contenuti e alla sua vicinanza con il pubblico. Le trasmissioni di questa emittente hanno abbracciato ogni aspetto della vita quotidiana, spaziando dalla musica all’intrattenimento, dall’informazione culturale a quella politica ed economica, diventando una voce insostituibile per i lucani.

Uno degli aspetti più significativi del successo di Radio Potenza Centrale è stato il rapporto diretto con i radioascoltatori, che nel corso degli anni hanno trovato in questa emittente un punto di riferimento stabile, soprattutto in un’epoca in cui la comunicazione era meno frammentata rispetto a oggi. Grazie alla sua capacità di evolversi e di mantenere viva la propria missione informativa, Radio Potenza Centrale è oggi una delle realtà editoriali più importanti non solo della Basilicata, ma anche dell’intero panorama radiofonico italiano.

Radio Potenza Centrale e i 100 anni della Radio

Per celebrare il centenario della radio in Italia, Radio Potenza Centrale sarà presente all’evento che si terrà lunedì 7 ottobre presso la Sala Mediafor della Giunta Regionale di Basilicata. Durante l’incontro, intitolato “1924-2024: 100 anni di radio”, si ripercorreranno i momenti salienti della storia della radiofonia italiana, con un focus particolare sulla crescita e il contributo fondamentale di Radio Potenza Centrale nello sviluppo culturale e sociale della regione.

L’evento sarà un’occasione per riflettere sull’evoluzione della radio come mezzo di comunicazione e sulle prospettive future di un settore che, nonostante la crescita di internet e dei nuovi media, continua a mantenere un ruolo centrale nella vita quotidiana degli italiani. La storia di Radio Potenza Centrale sarà protagonista, rappresentando l’esempio di come una realtà locale possa trasformarsi in un autentico punto di riferimento nazionale.

Concludendo, questo importante anniversario non celebra solo un secolo di radio, ma testimonia il potere duraturo della radiofonia come strumento di unione e comunicazione, capace di superare le barriere del tempo e delle tecnologie. Radio Potenza Centrale, con la sua lunga e gloriosa storia, ne è un esempio vivente e vibrante, pronta a continuare il suo cammino per molti altri anni a venire.

A cura di Rocco Monetta





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