FRANCESCO GABBANI: IL TESTO DELLA NUOVA CANZONE
Scopri di più su “L’abitudine”, la nuova canzone di Francesco Gabbani
Oggi è uscito anche su Radio Potenza Centrale “L’abitudine” il nuovo singolo inedito di Francesco Gabbani scritto con Fabio Ilacqua, autore, insieme a lui, di canzoni di successo come “Amen”, “Occidentali’s Karma” e “Volevamo solo essere felici”.
“L’abitudine” racconta l’assuefazione apatica al vivere, la consuetudine a ripetere gesti e pensieri in maniera quasi passiva, galleggiando sulla pelle del mondo come comparse prive di pensiero, come luoghi comuni, “copiando” la vita anziché reinventarla. Il cuore di questo brano è l’invito a riappropriarci delle nostre vite.
TESTO DELLA NUOVA CANZONE DI FRANCESCO GABBANI
E girano, girano gli uomini sopra la giostra del mondo
come i valzer delle cameriere fra i tavolini alla fine del giorno
e girano mosconi e chiacchiere nei saloni dei parrucchieri
girano i tacchi delle signore a notte fonda sui marciapiedi
e nel week-end, in processione nei supermercati
narcotizzati dalle occasioni: Comprare ed essere comprati
io e te accarezzati da una gioia breve
e dal sorriso delle cassiere,
soddisfatti o rimborsati, sommersi o salvati?
Beato il cane al passo del padrone
e che è uno stupido per vocazione
e chi, siccome tiene un osso in bocca,
non dirà la sua opinione
Beati tutti gli uomini per bene
chi non sapeva e chi non vuol sapere
e chi ha confuso l’abitudine con la felicità
E girano, girano gli uomini
d’un dolceamaro girare in tondo di vecchi amanti nelle balere
come falene alla fine del giorno
e girano motori e femmine, girano i cacciabombardieri
mille caviglie, mille tagliole intorno al pozzo dei desideri
E nel week-end, in confessione nei supermercati,
tra gli affettati e le comunioni: mangiare ed essere mangiati
io e te affaticati da un dolore lieve e dalle trombe e dalle bandiere
sorridenti e circondati. Sommersi o salvati?
Beato il cane al passo del padrone
e che è uno stupido per vocazione
e chi, siccome tiene un osso in bocca,
non dirà la sua opinione
Beati tutti gli uomini per bene
chi non sapeva e chi non vuol sapere
e chi ha confuso l’abitudine con la felicità
Ed io rinnego tutto prima del blackout, prima che faccia notte
prima che il vento arrivi e il gallo canti tre volte
Beato il cane al passo del padrone
e che è uno stupido per vocazione
e chi, siccome tiene un osso in bocca,
non dirà la sua opinione
Beati tutti gli uomini per bene
chi non sapeva e chi non vuol sapere
e chi ha confuso l’abitudine con la felicità
E chi ha confuso l’abitudine con la felicità
e girano girano gli uomini.
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