11 ANNI SENZA LUCIO DALLA
Era l’1 marzo del 2012 quando Lucio Dalla ci lasciò improvvisamente presso l’Hotel Plaza di Montreaux, in Svizzera
L’artista bolognese si era esibito al Montreaux Jazz Festival la sera prima ma un infarto lo stroncò proprio 3 giorni prima del suo 69esimo compleanno. Lucio Dalla però ha lasciato un’eredità musicale e culturale davvero importante.
Il suo primo grande successo è datato 1971 quando al festival di Sanremo presentò “04/03/1943” canzone che venne anche censurata e che inizialmente doveva intitolarsi “Gesù bambino”.
L’anno dopo sempre a Sanremo, Lucio Dalla confermò la sua fama con “Piazza Grande”, una canzone che inizialmente doveva essere indirizzata a Gianni Morandi. Tuttavia Lucio Dalla fece anche delle pressioni alla casa discografica pur di non rinunciare al pezzo.
Un altro grande successo targato Lucio Dalla è del 1979 con “L’anno che verrà”. Le parole della canzone sono segnate dai momenti difficili come l’omicidio di Aldo Moro, la violenza terroristica, la misteriosa morte di Giovanni Paolo I e le dimissioni del presidente Leone.
Tuttavia la canzone di maggior successo dell’artista è datata 1986. Con “Caruso” Lucio Dalla conquistò un pubblico di tutte le età. La canzone nacque per caso.
Lucio Dalla rimase vittima di un naufragio e il guasto della sua imbarcazione costrinse l’artista ad un soggiorno prolungato all’Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento. L’artista compose il testo in 72 ore dopo aver conosciuto la storia dell’anziano tenore Enrico Caruso innamorato di una giovane allieva.
Di Lucio Dalla oltre alle tante canzoni si ricordano anche le collaborazioni, come ad esempio quella con Francesco De Gregori, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti, Gigi d’Alessio e Sting.
L’artista bolognese però è stato anche fondamentale nella carriera dei suoi colleghi, ad esempio fu lui ad ufficializzare la nascita degli Stadio nel 1981 o ad essere un vero e proprio padre professionista per il giovane Samuele Bersani con il quale collaborò per la fortunata “Canzone” del 1996.
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